“Contro tutte le frontiere, Viva Kobane Viva il Rojava libero” Lettera degli attivisti fermati al confine Turco-Siriano

Un saluto a tutti e tutte.

Scriviamo dalla struttura detentiva di Urfa, dove ci troviamo da giovedì, a seguito del nostro fermo la notte precedente durante il rientro in Turchia.

Lo facciamo in primo luogo per rassicura tutti sulle nostre condizioni: stiamo bene e il morale è alto, e questo lo dobbiamo alla solidarietà e alla vicinanza manifestataci in questi giorni.

byenokvieaanqkhDopo la prima notte, passata tra caserme, perquisizioni ed interrogatori, la situazione è decisamente migliorata, anche se rimane la rabbia e la frustrazione per il prolungamento della nostra detenzione.

Una rabbia ancora più grande la proviamo pensando a quello che vuol dire l’embargo turco ai danni del Rojava: Continue reading


Presidio solidale “Contro le frontiere – Rojava Libero”

Sabato 23 Maggio ore 18:00 a Torino in Piazza Castello

Presidio in solidarietà con il Rojava e contro le frontiere che uccidono!

Rompiamo l’embargo da parte del governo turco che accerchia il Rojava!
LIBERTÀ PER LE/I COMPAGN*!
BIJI KOBANE!


Due compagni della Carovana per il Rojava fermati al confine Turco-Siriano

Nella notte tra ieri e oggi (20-21 Maggio) alcuni compagni della carovana per il Rojava hanno tentato di rientrare in territorio turco dopo aver portato solidarietà attiva al popolo del Rojava, popolo chiuso a nord dall’embargo della Turchia e completamente accerchiato nelle altre direzioni dall’Isis.

La carovana per il Rojava aveva l’obiettivo di portare aiuti alla città di Kobane, anche se questo ha significato violare la chiusura delle frontiere turche, con la determinazione e la tranquillità di portare solidarietà a un popolo che per essere libero e per fermare l’avanzata dell’Isis ha dato tutto. La carovana ha deciso consapevolmente di non rispettare il blocco della frontiera, istituito in maniera ipocrita formalmente contro lo stato islamico, ma nei fatti uno strumento di repressione Continue reading


Un’intensa giornata a Kobani (19 Maggio 2015)

Il nostro quarto giorno a Kobane è stato veramente intenso e ricco di incontri e discussioni. Iniziamo dal mattino con una visita all’ambulatorio di Heyva Sor a Kurdistan, la mezzaluna rossa kurda. Quando arriviamo l’ambulatorio è già pieno di gente, e veniamo ricevuti dalle responsabili della struttura che ci presentano il loro lavoro a partire da una descrizione generale delle condizioni del comparto sanitario nel cantone. La guerra ha colpito pesantemente le infrastrutture sanitarie. Attualmente sono stati riaperti 23 ambulatori nella regione, compreso quello che visitiamo, che ha ripreso la sua attività da appena una settimana. Nei villaggi la stragrande maggioranza degli ambulatori sono ancora chiusi. Mancano materiale sanitario, medicine e medici, in maniera particolare pediatri e ginecologi.

SONY DSCLa mezza luna rossa kurda ha storicamente avuto difficoltà ad operare perché il suo nome è stato sempre associato al PKK. Oggi gestisce due centri; di altri due la riapertura è prevista nelle prossime settimane. Le attività principali sono rivolte appunto alle donne e ai bambini. Ad esempio da un mese, ogni 15 giorni, distribuiscono latte in polvere, provando a offrire una copertura a Continue reading


Kobane è un fiore da far crescere e da continuare a difendere (18 Maggio 2015)

1Nella mattinata del 18 maggio siamo stati accolti all’interno della municipalità di Kobane, dove incontriamo i due co-presidenti (la co-presidenza prevede sempre parità di genere in ogni carica), e con loro anche il sindaco storico, presentato come padre della città, che rimane nel ruolo di “accompagnatore” per i due nuovi. E’ lui che introduce l’incontro, spiegandoci quant’è importante per il popolo curdo questo momento storico, che certo senza la resistenza e i martiri non sarebbe stato possibile, ma che ha un valore che va oltre a tutto ciò, un momento storico che segna una svolta sotto molti punti di vista. Il popolo curdo, ci viene spiegato, si sta occupando per la prima volta del proprio futuro, dopo decenni di diritti negati e sottomissione ai regimi ed agli stati-nazione considerati come una delle cause dei conflitti del Medio Oriente. Per questo, l’esperimento di una “democrazia senza Stato” può essere la soluzione per l’intera regione e non solo. La presenza (in questo momento scarsa) di delegazioni internazionali è ritenuta fondamentale, da una parte per far conoscere al mondo una società ed un popolo prima conosciuti Continue reading


Prove di futuro a Kobani (17 Maggio 2015)

Il nostro secondo giorno inizia con il risveglio nella Guest House ed un sole caldo che illumina Kobani. Più dei 30° (e forse oltre), quello che ci scalda il cuore è la straordinaria accoglienza che riceviamo dalle compagne e dai compagni Curdi. Il primo incontro della giornata avviene presso la sede dell’amministrazione del cantone dove incontriamo alcuni membri del comitato che si occupa della ricostruzione di Kobani, che ha l’arduo compito di coordinare i vari comitati tematici (istruzione, sanità, etc) nella ricostruzione della città.

Il comitato di ricostruzione di Kobani

Il comitato di ricostruzione di Kobani

L’ISIS voleva distruggere Kobani e con essa la possibilità di costruzione di una società altra basata su un idea rivoluzionaria per l’area Mediorientale e non solo. Un modello di condivisione, partecipazione, convivenza pacifica ed emancipazione che probabilmente è quella che ha spaventato i daesh (e che spaventa gli stati nazione). “La resistenza è stata una resistenza collettiva, una resistenza contro le barbarie, per questo pensiamo che Kobane sia di tutti, che oggi Kobane sia la capitale dell’umanità.”

La resistenza di questa città Continue reading


“Welcome to Kobani” – (15-16 Maggio 2015)

Carri armati ISIS abbandonati

Carri armati ISIS abbandonati durante la ritirata

Dopo il nostro arrivo a Suruc nella giornata di Giovedì e dopo alcune ore di attesa passiamo finalmente il confine Turco-Siriano provando direttamente sulla nostra pelle la durezza e l’assurdità delle frontiere. Arriviamo a Kobane che è notte da un po’. All’ingresso in città scorgiamo il cartello verde scuro “Benvenuti a Kobane”, visto tante volte in questi mesi nelle foto e nei video arrivati fino a noi. Zigzaghiamo tra gli alti dossi che segnalano l’avvicinarsi di un check point. Un partigiano abbassa il fucile quando riconosce nel nostro autista un suo compagno e si avvicina al finestrino Continue reading


Torino – Amed – Suruc (14 Maggio 2015)

Il nostro viaggio “verso il Rojava” inizia da Amed (nome curdo per Diyarbakir), dove siamo arrivati la sera di mercoledì 13 maggio. Siamo un gruppo di 11 compagni e compagne che con questo viaggio (a cui ne seguiranno sicuramente altri) intende finalizzare i primi mesi di attività solidale e militante della Carovana. Da Amed erano anche partiti i compagni che poco meno di due mesi fa avevano partecipato alla delegazione italiana per i festeggiamenti del Newroz. Questo nostro viaggio, oltre che puntare alla conoscenza diretta di un contesto geografico, politico e sociale che sentiamo molto vicino, ci riporterà in luoghi conosciuti e, speriamo, verso altri ancora da attravesrare e scoprire; e da ultimo ma non per importanza il viaggio sarà l’occasione per consegnare la prima parte dei fondi raccolti in questi mesi di attività della Carovana.
IMG_2796La mattinata di oggi è stato l’unico momento che il gruppo ha trascorso insieme, prima di dividersi tra le due destiazioni di Kobane e Cezire. L’abbiamo trascorsa presso la sede di TUHAD FED, l’Associazione di sostegno alle famiglie dei prigionieri politici kurdi. Abbiamo incontrato una delegazione guidata dai due co-presidenti locali dell’associazione. Durante l’incontro abbiamo avuto modo di parlare delle attività dell’associazione e della situazione generale dei prigionieri politici kurdi. Continue reading


La solidarietà è un arma: 8000 euro e 55 kg di farmaci raccolti dalla Carovana per il Rojava

Dopo poco più di 3 mesi di iniziative di controinformazione e benefit, con la serata del 9 Maggio chiudiamo il primo periodo di raccolta fondi per la ricostruzione di Kobane ed in sostegno alle popolazioni del Rojava.
Ad un giorno dalla partenza della prima Carovana Torino-Rojava è con grande piacere che vi segnaliamo che dopo i primi intensi mesi, la somma raccolta tra benefit e donazioni è di 8000 euro!
Così come spiegavamo in questo articolo, i soldi raccolti verranno utilizzati per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali per la ricostruzione di Kobane:
4000 euro verranno utilizzati per il progetto di riconversione di una ex-scuola (zona ovest della città) in ospedale.
3000 euro verranno donati al comitato che si occupa della ricostruzione della città per le esigenze che verranno valutate come più necessarie (durante la conferenza di ricostruzione del 2-3 Maggio, sono state comunicate come particolarmente delicata la situazione dell’acqua potabile e l’esaurimento delle scorte di cibo)
1000 euro all’associazione dei martiri e dei detenuti politici.
Inoltre dopo il lancio dell’appello per la raccolta farmaci sono stati moltissimi coloro che hanno contribuito, e circa 55 kg di farmaci e materiale verrà donato e utilizzato per le esigenze sanitarie.

Un sincero ringraziamento a tutt* coloro in questi mesi hanno partecipato alle iniziative, ha chi dato il proprio contributo per sostenere l’esperienza di lotta e autogoverno del Rojava, costruendo solidarietà attraverso i nostri metodi, quelli della lotta e dell’autogestione.
Restate sintonizzati sul sito carovanaperilrojava.noblogs.org per aggiornamenti e report dal primo viaggio della carovana!
Questi mesi ci lasciano un messaggio forte: la solidarietà può e deve diventare un arma!

Continuiamo a sostenere questa lotta, perchè sosteniamo il progetto politico e sociale che la guida, convinti come sempre che non c’è solidarietà senza rivolta!

Carovana per il Rojava – Torino

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Gran Gala nocturno de Lucha Libre

Lucha-Libre-2015